LightDark

[vc_row thb_full_width=”true” thb_row_padding=”true” css=”.vc_custom_1512650594512{margin-right: 0px !important;margin-left: 0px !important;border-right-width: 0px !important;border-left-width: 0px !important;padding-right: 0px !important;padding-left: 0px !important;}”][vc_column css=”.vc_custom_1487417135954{background-color: #0098cf !important;}”][thb_image retina=”retina_size” full_width=”true” image=”2039″ img_size=”full”][/vc_column][/vc_row][vc_row css=”.vc_custom_1490811841182{padding-top: 7vh !important;padding-bottom: 7vh !important;}”][vc_column el_class=”text-center”][vc_column_text]

IL CENSIMENTO

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”2/3″][vc_column_text]

LA STORIA

Un ispettore europeo torna nel suo paesino di origine, ormai spopolato, per completare l’annuale censimento. Dovrà fare i conti con i fantasmi del passato e i ripianti.

ESTRATTO

L’ispettore dell’Unione arrivò a Borgo Ossi con la corriera delle sette. La primavera era cominciata, faceva caldo e il suo compito era censire la popolazione di quel paesino. Ogni anno l’Unione mandava un funzionario in attesa di dichiarare il paese disabitato. Era lo stesso per tutti i piccoli centri abitati del Vecchio Continente, non c’era da rammaricarsene troppo: la gente amava la città e i comfort moderni.

Ma l’ispettore, che era un tipo malinconico, riconobbe subito Borgo Ossi perché era cresciuto proprio in quel paesino, tra le sue vecchie cascine e le strade sterrate. Accadeva prima degli studi, della carriera nel governo centrale e persino del progetto di diventare scrittore (al quale, ormai, non si aggrappava più nemmeno per sconforto).

Borgo Ossi a Marzo era tutto un volteggiare di pollini, soprattutto là dove i pioppi erano cresciuti alti e cono chiome arruffate come dei discoli. Abbandonata contro un paracarro c’era una vecchia bicicletta arrugginita. L’ispettore trovò confortante pensare a tutto il sole che s’era preso quel vecchio arnese e gli vennero in mente i suoi ricordi di bambino: le corse, le cadute, le ginocchia sbucciate e le lacrime, ma soprattutto la luce solare così diversa da quella artificiale del suo ufficio.[/vc_column_text][vc_empty_space height=”60px”][thb_image full_width=”true” animation=”animation left-to-right” image=”2116″ img_size=”full”][vc_column_text]

CURIOSITÀ

Nel 2010, al momento della stesura de “Il censimento”, l’Unione Europea, che nel racconto si è sostituita ai governi dei suoi stati membri, affrontava i prodromi della crisi economica. A quell’epoca però l’unificazione politica del continente sembrava prossima e nessuno avrebbe potuto immaginare le defezioni, i problemi e l’euro-scetticismo che sarebbero invece arrivati. Quindi la scommessa fantapolitica di questo racconto è fallita, o forse no.[/vc_column_text][vc_empty_space height=”100px”][/vc_column][vc_column fixed=”thb-fixed” width=”1/3″ css=”.vc_custom_1490811936918{padding-left: 30px !important;}”][thb_image full_width=”true” animation=”animation bottom-to-top” alignment=”center” image=”1950″ img_size=”full”][vc_empty_space height=”25px”][thb_portfolio_attribute][vc_empty_space height=”50px”][/vc_column][/vc_row]